L’AQUILA, A PROCESSO 63ENNE CHE INSEGUI’ MAMMA ORSA

Ha inseguito con l’auto mamma orsa con il cucciolo a Roccaraso (L’Aquila), 2 anni fa, violando un’ordinanza sindacale disposta per tutelare la specie ‘Orso bruno marsicano’ e mettendo a rischio se stesso e gli animali. Per questo è finito nei guai un 63enne di Rivisondoli (L’Aquila), che in tribunale dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali. Il 27 giugno 2023 i due orsi bruni marsicani, di cui rimangono una cinquantina di esemplari, vennero inseguiti da una Renault modus nel centro abitato della località sciistica montana. A quanto pare l’uomo ha ripreso con il telefonino la scena dell’inseguimento, per circa un minuto poi il video è stato diffuso sui social network. Per la pubblica accusa, l’inseguimento avrebbe sottoposto gli animali a stress e ‘fatiche insopportabili’ e ha generato gravi conseguenze sul piano comportamentale e fisiologico della madre e del cucciolo. Gli orsi sarebbero stati costretti a un consumo straordinario di energie in una fuga improvvisa, riducendo così le capacità di sfuggire a successivi pericoli o di spostarsi alla ricerca di cibo. L’uomo avrebbe, con il suo comportamento, compromesso la tattica della femmina per la protezione del piccolo dai maschi adulti che tendono ad aggredire i cuccioli per riaccoppiarsi con la madre. Si sono costituite parti civili l’Associazione dei consumatori, il Partito animalista e Tutela animali invisibili di Teramo. Oggi le 3 associazioni sono state ammesse al procedimento penale a carico del 63enne.

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