BRACCONAGGIO, ABBATTUTI IN TOSCANA DUE RAPACI DI SPECIE PROTETTE

A meno di un mese dall’apertura della caccia Wwf registra due “gravissimi atti di bracconaggio su specie protette in provincia di Firenze. Un giovane falco di palude (Circus aeruginosus), colpito da 18 pallini da caccia, è stato raccolto nella Piana fiorentina e un raro falco pellegrino ( Falco peregrinus), anche questo colpito da arma da fuoco, sulle colline vicine al padule di Fucecchio”. I due uccelli volatili feriti sono stati recuperati dai volontari del Centro toscano recupero avifauna aelvatica di Empoli, “e sono adesso sottoposti a delicate cure nella speranza che presto possano tornare a volare liberi”. Il Wws si dice “indignato da questi fatti e si domanda quanti sono gli altri animali che non vengono raccolti e che colpiti dalle fucilate rimangono a morire nelle nostre campagne. I casi di abbattimento illegale di cui veniamo a conoscenza sono in realtà solo la ‘punta dell’iceberg’ di un fenomeno tuttora molto ampio e diffuso. Sembra proprio che il bracconaggio sia una piaga che non si riesce a debellare. Gli organi di controllo con organici ridotti al minimo non riescono a sorvegliare un territorio ampio come quello della Toscana, dove sono presenti ancora più di 60.000 cacciatori. Inoltre, le nostre guardie giurate volontarie, impegnate nei controlli, invece che supportate, vengono ostacolate nella loro attività volontaria persino dalla Regione con norme e regolamenti che tendono a ridurne sempre di più le possibilità operative. In questo scenario è chiaro che il bracconaggio possa tristemente tornare a dilagare”. L’associazione chiede “alla prossima Giunta regionale di sanare questa situazione e di adoperarsi per aumentare l’organico delle forze istituzionali e anche sostenere e promuovere l’attività del volontariato nel campo della vigilanza ambientale, in modo da aumentare l’efficacia delle attività di repressione di questa barbara attività illegale”. (Foto: Dino Quinzani, Brescia)

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