CACCIA, CDS SALVA STORNI E FRINGUELLI IN LOMBARDIA

È sospesa la delibera con la quale la Giunta Regionale della Lombardia il 14 luglio scorso ha aperto la caccia “in deroga”, per il periodo 1 ottobre-30 novembre 2025, al fringuello e allo storno, nei limiti quantitativi, rispettivamente, di 97.637 capi e 36.552 capi. L’ha deciso il Consiglio di Stato con un’ordinanza con la quale ha accolto la richiesta cautelare proposta dalle associazioni Lac-Lega per l’Abolizione della caccia, Lav-Lega Anti Vivisezione, Enpa-Ente Nazionale Protezione Animali Odv, Lndc Animal Protection-Associazione di Promozione Sociale, Lipu-Lega Italiana Protezione degli Uccelli e Wwf Italia. Tutti chiedevano la riforma dell’ordinanza con la quale il Tar della Lombardia il 23 settembre scorso ha respinto la loro richiesta cautelare di sospensione. I giudici di Palazzo Spada hanno considerato che “in esito alla sommaria delibazione propria della fase cautelare le censure articolate nel ricorso introduttivo del giudizio risultano meritevoli di adeguato approfondimento, in particolare quelle afferenti l’inadeguatezza della motivazione” posta a base della delibera regionale contestata “in punto assenza di altre soluzioni soddisfacenti, e la rilevanza del parere dell’Ispra, che qualifica i quantitativi di prelievo operabili su scala nazionale (limiti indicati, rispettivamente di 230.242 storni e 581.302 fringuelli prelevabili nell’autunno 2025 in Italia) come quantità ‘relativamente piccole’, introducendo in tal modo un elemento di incertezza circa l’effettivo rispetto del criterio della ‘piccola quantità’, che deve essere rigorosamente inteso”, nonché che “i dubbi relativi alla sussistenza del requisito pregiudiziale di legittimità della caccia in deroga… costituito appunto dalla assenza di altre soluzioni soddisfacenti, implica la possibile illegittimità della impugnata delibera della Giunta Regionale della Lombardia a prescindere dal numero di esemplari che rappresentano la ‘piccola quantità'”. Alla luce di questa considerazione il Consiglio di Stato ha valutato come necessario “sospendere la delibera di Giunta Regionale sopra indicata, che peraltro limita il periodo di caccia in contestazione al periodo 1 Ottobre-30 novembre 2025”, invitando nel contempo il Tar lombardo a una sollecita fissazione dell’udienza di merito. (nella foto: palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato)

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