Sky, l’avvoltoio grifone (Gyps fulvus) nato lo scorso anno al Parco Zoo Falconara (Ancona), ha lasciato la struttura per essere introdotto in natura in Sardegna, nell’ambito del progetto ‘Life Safe for Vultures’, volto al ripopolamento della specie nell’isola, un progetto di contrasto all’avvelenamento e per ridurre i rischi legati alle infrastrutture energetiche, che ha permesso un significativo incremento della popolazione sull’isola, passata da meno di 100 esemplari nel 2015 a oltre 250. Sky e’ figlio di due esemplari non piu’ in grado di volare, ospitati nel parco delle Marche dopo essere stati recuperati da un centro specializzato. La sua nascita rappresenta un traguardo significativo per la conservazione della specie in Italia e un esempio concreto di come la riproduzione in cattivita’ possa contribuire ai programmi di reintroduzione. Conosciuto come lo ‘spazzino della natura’, questo grande rapace necrofago svolge un ruolo essenziale per l’ecosistema, ripulendo l’ambiente dalle carcasse e contribuendo al riciclo della biomassa. In Italia la specie e’ a rischio di estinzione, pertanto, il giardino zoologico marchigiano ha avviato un progetto di riproduzione dei grifoni, con l’obiettivo di partecipare a programmi di reintroduzione e ripopolamento in natura. Dal 2020, infatti, ospita nella sua voliera 4 esemplari, un maschio e tre femmine, non piu’ in grado di volare, provenienti da un centro spagnolo di recupero per la fauna selvatica, a cui si e’ aggiunto successivamente un maschio da un altro zoo europeo. Dopo anni di cure e monitoraggio, la riproduzione in cattivita’ ha avuto successo e Sky, primo nato all’interno del gruppo, e’ pronto a spiccare il volo: trascorrera’ un periodo insieme ad altri avvoltoi grifoni presso il Centro di Allevamento e Recupero di Bonassai, in provincia di Sassari, e successivamente sara’ trasferito in una voliera di acclimatazione nel Sud della Sardegna, dove restera’ fino al momento del suo rilascio. Sara’ dotato di gps, acquistato dal Parco Zoo Falconara grazie anche al prezioso contributo del Lions Club Colle Guasco, gia’ finanziatore della voliera.