Una settimana di consultazioni tra la presidenza brasiliana e altri paesi alla Cop 30 in corso a Belem in Brasile non ha prodotto alcun progresso nel superare le posizioni ancora contrastanti su tre questioni: ambizione climatica, finanza e barriere commerciali. “La posta in gioco è troppo alta per permettere che tattiche procedurali o discussioni bloccate ostacolino i progressi”, ha avvertito il presidente della COP30, il diplomatico brasiliano André Correa do Lago, riconoscendo i limitati progressi compiuti da lunedì. Do Lago ha annunciato la pubblicazione, domenica, di una “nota” che riassumerà semplicemente la posizione di ciascun Paese, con l’obiettivo di “strutturare i nostri colloqui”: una sorta di lista di cose da fare per i ministri che arriveranno a Belém lunedì per gli ultimi cinque giorni di colloqui. I Paesi “decideranno come procedere”, ha affermato il diplomatico.
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
5 Ottobre 2023
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
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