CLIMA, WMO: NEL 2024 SUPERATO IL LIMITE DI 1,5 GRADI

Nel 2024, con ogni probabilità la temperatura media globale supererà la soglia di 1,5 gradi dai livelli pre-industriali. In pratica, sforerà il primo limite al riscaldamento globale che era stato posto dall’Accordo di Parigi. Questo non vuol dire che l’obiettivo sia mancato: lo sforamento deve durare almeno un decennio, un anno solo non basta. Ma certo, il segnale non è buono. E se si tiene conto che le emissioni di Co2 continuano ad aumentare, c’è poco da stare tranquilli. L’annuncio del probabile sforamento è venuto da una fonte autorevole, la responsabile Clima ed Energia dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), l’italiana Roberta Boscolo. La studiosa è intervenuta in videoconferenza agli Stati generali della green economy, l’evento organizzato tutti gli anni dalla Fondazione Sviluppo sostenibile di Edo Ronchi, nell’ambito della fiera dell’economia circolare Ecomondo, a Rimini. “Dai dati provvisori che abbiamo da gennaio a settembre – ha spiegato Boscolo -, è probabile che la temperatura media globale nel 2024 supererà il limite di 1,5 gradi dai livelli pre-industriali”. “La temperatura media degli ultimi dieci anni è stata 1,2 – 1,3 gradi sopra la media pre-industriale -, ha proseguito la ricercatrice, riferendosi alla media del periodo 1850-1900 -. Nel 2023 è stata di 1,45 gradi superiore. Ciò non significa che abbiamo già raggiunto il target dell’Accordo di Parigi. Questo si riferisce a decenni, non a mesi. Ma è un segnale molto critico”. Perché sia critico, lo ha spiegato il coordinatore del think tank sul Clima Italy for Climate, Andrea Barbabella, anche lui agli Stati generali di Rimini: “Nel 2023 le emissioni di Co2 hanno raggiunto il loro massimo storico, 57,1 miliardi di tonnellate, secondo i dati dell’Unep (l’agenzia ambientale dell’Onu, n.d.r.). Sono aumentate del 51% rispetto al 1990 e del 5% sul 2015. In base alle politiche attuali, a fine secolo arriveremo a 3 gradi di riscaldamento sui livelli pre-industriali. Se invece verranno attuati tutti gli impegni di decarbonizzazione presi dagli stati, arriveremo fra 2,6 gradi e 2,8”. Insomma, le cose vanno male, e stanno andando verso il peggio. Eppure, si può ancora invertire la rotta. “Per rimanere entro 2 gradi dai livelli pre-industriali, servirebbe tagliare da 11 a 14 miliardi di tonnellate di emissioni al 2030 – ha detto Barbabella -. Per stare entro 1,5 gradi, servirebbe un taglio da 19 a 22 miliardi di tonnellate. Con le tecnologie esistenti, senza inventare nulla di nuovo, si possono eliminare 31 miliardi di tonnellate. E metà di questo taglio può essere fatto a basso costo”.

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