ARTICO, GLI ORSI POLARI NUTRONO LE ALTRE SPECIE CON I LORO AVANZI

In Artico, gli orsi polari svolgono un ruolo centrale nel fornire cibo alle specie che si nutrono di carogne e resti, lasciando a disposizione di questi animali circa 7,6 milioni di prede all’anno. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Oikos, condotto dagli scienziati dell’Universita’ di Manitoba, della San Diego Zoo Wildlife Alliance, di Environment and Climate Change Canada e dell’Universita’ di Alberta. Il team, guidato da Holly Gamblin e Nicholas Pilfold, ha valutato l’importanza degli orsi polari e la loro interconnessione con le specie artiche. Questi predatori, al vertice della catena alimentare, costituiscono un collegamento cruciale tra gli ecosistemi marini e terrestri. Cacciando le foche sul ghiaccio marino e abbandonandone i resti, gli orsi polari trasferiscono una notevole quantita’ di energia dall’oceano alla superficie del ghiaccio, rendendola accessibile ad altri animali. I ricercatori hanno identificato almeno 11 specie di vertebrati che traggono beneficio dalle carogne. “I nostri risultati – afferma Gamblin – quantificano per la prima volta l’enorme importanza degli orsi polari come fornitori di cibo per altre specie e l’interconnessione del loro ecosistema. E’ chiaro che non esiste un’altra specie in grado di sostituire adeguatamente il ruolo svolto dagli orsi polari”. Ricerche precedenti hanno evidenziato che il continuo riscaldamento dell’Artico e la conseguente perdita di ghiaccio marino mettono direttamente in pericolo le popolazioni di orsi polari. Questo nuovo lavoro, pero’, dimostra chiaramente che il declino di questi predatori provocherebbe un impatto a catena su tantissime specie. “Il ghiaccio marino – spiega Pilfold – funge da piattaforma per molte specie per accedere alle risorse di cibo fornite dagli orsi polari. Abbiamo calcolato che il declino degli orsi in due sottopopolazioni ha gia’ causato la perdita di oltre 300 tonnellate all’anno di risorse alimentari per gli animali che si nutrono di resti”. Questi risultati, commentano gli esperti, evidenziano l’interdipendenza delle specie selvatiche artiche e le loro vulnerabilita’ condivise di fronte ai rapidi cambiamenti ambientali. Il lavoro, concludono gli scienziati, sottolinea l’urgenza di sforzi di conservazione mirati per proteggere gli orsi polari e le numerose specie che dipendono da loro.

Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto