EGNA (BOLZANO). MAIALINI KUNEKUNE DISSODANO LA VIGNA

Per togliere le erbacce e dissodare il terreno, nei vigneti della Cantina biodinamica Baron Longo di Egna (Bolzano) non si usano né le braccia né i macchinari ma undici maialini di razza “Kunekune”. Così, dopo aver eliminato le sostanze chimiche la storica realtà vitivinicola altoatesina punta a ridurre all’indispensabile anche gli interventi meccanici. Originaria della Nuova Zelanda, la razza “Kunekune” (termine che deriva dalla lingua maori e significa “tondo e grasso”) è caratterizzata da una corporatura robusta e relativamente tozza, e da un vistoso mantello maculato marrone o bianco e nero. Non potendo sollevare troppo il capo, questi maialini non arrivano all’uva, ai rami e alle foglie, preferendo grufolare nel terreno alla ricerca delle piante di cui il viticoltore cerca di sbarazzarsi. “Ritengo importante implementare l’approccio biodinamico nel modo più coerente possibile, compiendo un ulteriore passo avanti per rendere la nostra tenuta ancora più ecocompatibile”, spiega l’enologo Anton Longo, spiegando di aver sentito parlare di questi maialini per la prima volta in Francia: “Per il controllo delle erbe infestanti, alcuni viticoltori avevano provato a introdurre oche o pecore con scarso successo” racconta Longo, aggiungendo che “questi suini invece hanno registrato risultati sorprendenti”.

Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto