NO BIPARTISAN ALL'ALLEVAMENTO DI ANIMALI DA PELLICCIA IN EMILIA

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La petizione di 11 consiglieri dopo le seimila firme Lav

Undici consiglieri regionali di un largo schieramento bipartisan hanno raccolto il sollecito della Lav sostenuto da seimila firme e, dopo aver depositato un progetto di legge che punta a vietare “l’allevamento, la detenzione e l’uccisione di animali da pelliccia” in Emilia-Romagna, ne chiedono la discussione immediata. La consigliera verde Gabriella Meo, prima firmataria, aveva annunciato il 16 dicembre scorso la presentazione del testo che, se approvato, farebbe dell’Emilia-Romagna la prima regione a vietare ufficialmente gli allevamenti. Ora le seimila sottoscrizioni, raccolte in meno di un mese, sono in calce a una petizione regionale che chiede di fare presto, sostenuta anche da altre 17 associazioni ambientaliste e animaliste e consegnata ai capigruppo e alla presidente dell’assemblea legislativa.
In Europa molti Paesi hanno già vietato l’allevamento di animali da pelliccia e altri hanno deciso di vietarlo nei prossimi anni, ha spiegato la Meo, a fianco di esponenti Lav e consiglieri regionali. “L’Italia deve ancora intervenire – ha precisato – ma intanto la Regione può intervenire subito in Emilia-Romagna”, una delle quattro regioni che ospita allevamenti, con Abruzzo, Lombardia e Veneto. “Per dare un segnale forte al Parlamento – ha detto -. Qui gli allevamenti sono cinque e tutti di visoni: a Galeata (Forlì-Cesena), Fossoli di Carpi (Modena), Jolanda di Savoia (Ferrara), San Marco di Ravenna e Celle di Noceto (Parma)”.

Tag: allevamenti, animali, maltrattamenti
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