GIRAFFA MORTA, GLI ANIMALI DEL CIRCO VANNO DA IMOLA A FORLI'

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L’Ausl: “Idoneo il farmaco usato per sedarla”

Il circo Marini via da Imola dalle 10 di giovedì mattina. Dopo la morte tragica della giraffiina Aleksandre, fuggita dal suo recinto, sedata per essere catturata e poi morta, la compagnia circense ha rispettato per filo e per segno l’ordinanza emessa dal sindaco Daniele Manca. Ed ecco che la carovana di animali, che comprende cavalli, cammelli e lama, ha lasciato la città per trasferirsi al circo Royal a Forlì, dove saranno portati anche le altre bestiole del circo, bloccate in Umbria dove si erano esibiti in attesa di una soluzione della polemica tra la compagni e l’amministrazione comunale. Lo rivela il Resto del Carlino.
Non si placano però le polemiche. Per venerdì, a Imola, l’Ente nazionale circhi ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla ”violenta campagna messa in atto dalle associazioni animaliste nei confronti dei circhi”.
Ma sulla morte della giraffa è intervenuta anche l’Ausl di Imola, che ha fatto sapere: “Il farmaco utilizzato per sedare la giraffa fuggita venerdì scorso dal circo Rinaldo Orfei di Imola, e poi morta, era idoneo al caso ed è stato somministrato seguendo le indicazioni previste”. La nota dell’Ausl precisa poi che il Servizio veterinario pubblico “ha agito nel pieno rispetto delle competenze attribuitegli dalla normativa in casi di emergenza, mettendo in campo le risorse e le competenze professionali necessarie”. “Resta il rammarico – prosegue la nota – per l’esito di questa vicenda, le cui cause si confida saranno chiarite dall’autopsia che lo stesso veterinario pubblico ha disposto”, prosegue l’Ausl che puntualizza alcuni aspetti della vicenda costata la vita al cucciolo di giraffa.
Premettendo che “il tempestivo e dovuto intervento del Servizio veterinario pubblico, su richiesta delle forze dell’ordine, è da considerarsi come la gestione di un’emergenza urbana in cui sussistevano un oggettivo percolo per l’incolumità dei cittadini”, la struttura sanitaria ricorda che “la sedazione dell’animale, feritosi durante la fuga e fortemente agitato, è stata indispensabile a garantire tale sicurezza e procedere alla cattura della giraffa, avvenuta intorno alle 11, e alla sua riconsegna ai proprietari, che non erano stati in grado di ricondurre sotto il loro controllo l’animale, in fuga da diverse ore”.
Dopo aver consegnato di nuovo l’animale ai proprietari, il veterinario pubblico “non poteva svolgere compiti di assistenza zooiatrica che invece competevano al veterinario consulente della proprietà, di cui era stato più volte sollecitato l’intervento”, sottolinea l’Ausl, per poi specificare che comunque il proprio veterinario si è assicurato che l’assistenza all’animale venisse garantita, come in effetti è successo dopo grazie all’intervento di un’équipe veterinaria chirurgico-anestesiologica chiamata dalla proprietà della giraffa.

Tag: animali, circhi, maltrattamenti
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