GOVERNO, ANTICIPAZIONI SUL PIANO PRO-CACCIATORI DI LOLLOBRIGIDA

Mentre la commissione Agricoltura della Camera esamina la pdl Bruzzone che fa il possibile per liberalizzare la caccia, il ministero guidato da Francesco Lollobrigida prepara, secondo le anticipazioni del “Fatto quotidiano”, il vero “colpo grosso”: un decreto-legge che, con il pretesto dell’emergenza, letteralmente militarizza la lotta alla peste suina, affidando anche all’Esercito il compito di abbattere i suidi, prevede misure contro chi intralcia l’attività di abbattimento e, dulcis in fundo, realizza un vecchio sogno dei cacciatori: mettere i Carabinieri forestali alle dipendenze funzionali del ministero dell’Agricoltura.
Stando alle bozze visionate dal quotidiano, “177 unità del personale delle Forze armate” sono “autorizzate a svolgere il servizio per un periodo non superiore a dodici mesi, rinnovabile per una sola volta”. Inoltre sarà possibile ricorrere all’identificazione di quanti “possano mettere in pericolo l’incolumità di persone o la sicurezza dei luoghi in cui si svolge l’attività” di prelievo. Così “il personale delle Forze armate accompagna le persone indicate presso i più vicini uffici o comandi della Polizia di Stato o dell’Arma dei carabinieri”. Insomma, chi si oppone può essere portato in caserma o al comando di polizia per l’identificazione e trattenuto al massimo per 24 ore. Infine, il ministero prende il controllo del “Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari”, i cui uomini sono – si sa – l’incubo dei bracconieri.

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