MALTA, CAPOVACCAIO ISABEL UCCISA DAI CACCIATORI: ERA STATA LIBERATA AD AGOSTO

Dei cinque capovaccai liberati dalla cattività lo scorso 20 agosto una è stata probabilmente uccisa dai cacciatori a Malta: si tratta di Isabel, liberata un mese fa insieme a Gabriel, Juanita, Lucas, Pablo – nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture (LIFE16 NAT/IT/000659), giunto al quarto anno consecutivo.

Abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarla – si legge in un post della pagina Facebook dell’Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati – sostenerla e proteggerla durante le prime fasi di ambientamento nel Parco Regionale della Murgia Materana dove è stata liberata lo scorso 20 agosto. Il 6 settembre, dopo essersi nutrita presso la stazione di alimentazione appositamente creata per i rapaci necrofagi, ha iniziato la sua prima migrazione verso sud e una volta raggiunta la Sicilia ha poi attraversato il mediterraneo, volando ininterrottamente per ore, per poi fare una breve tappa all’isola di Malta prima di proseguire verso l’Africa e le zone di svernamento. Malta purtroppo è un vero è proprio buco nero dove migliaia di migratori vengono accolti a fucilate da una moltitudine di cacciatori e bracconieri che, incuranti di ogni legge, sparano senza limiti a tantissime specie protette e rare.

Isabel ha smesso improvvisamente di trasmettere i suoi dati con il GPS di cui era equipaggiata e contemporaneamente membri dell’associazione locale di BirdLife Malta, che si batte per la tutela dei migratori sull’isola, hanno segnalato spari proprio verso di lei. Nonostante le ricerche sul posto non è stato trovato il corpo! Ecco, questa è solo la punta dell’iceberg, una massiccia mattanza che i cacciatori maltesi fanno da sempre, nell’assoluta indifferenza di tutti gli altri stati membri dell’Unione Europea, per alimentare un assurdo mercato degli uccelli imbalsamati e anche per il gusto di uccidere! Solo grazie al GPS è stato possibile sapere tutto ciò ed è per questo che è facile immaginare cosa succede alle altre migliaia di rapaci ed altri uccelli che vengono uccisi non appena arrivano sull’isola per riposarsi dopo tante ore di volo battuto sul mare. L’associazione CERM e la VCF Vulture Conservation Foundation hanno scritto al primo ministro maltese Robert Abela per denunciare questo grave stato di attacco alla natura e alla biodiversità a causa di una tollerata e diffusa illegalità perpetrata ai danni delle specie più rare e minacciate in Europa.

L’uccisione di Isabel a colpi di fucile è l’ipotesi più plausibile, visti i dati del GPS, le osservazioni di volontari sul posto ed il terribile contesto. Il corpo è scomparso.

Da notare che in precedenza, il 6 settembre, Lucas, un altro nostro capovaccaio liberato insieme ad Isabel, era arrivato all’isola di Gozo ed era stato preso immediatamente a fucilate. Lucas, miracolosamente, era sfuggito ai colpi ed era riuscito a rifugiarsi in una parete a picco sul mare, irraggiungibile da chi lo braccava e voleva abbatterlo a tutti i costi. Poi aveva lasciato Malta ed aveva raggiunto la Libia, dopo aver percorso 380 km di viaggio sul mare.

(Foto G. Ceccolini sulla pagina dell’Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati)

Tag: Africa, animali, Capovacciaio, Sicilia
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