Il sindaco a bordo di una delle sei auto in prova

La Grande Mela è più verde. A New York, con il sindaco Michael Bloomberg a bordo, ha debuttato il primo taxi elettrico. ”Buona giornata della Terra”, ha detto Bloomberg salendo sulla vettura, con l’auspicio che entro il 2020 un terzo della flotta di “auto gialle” della metropoli americana siano alimentate a corrente. I nuovi taxi hanno cambiato leggermente colore: non sono completamente gialli, ma hanno anche delle venature di grigio. Le caratteristiche? Sono silenziosissimi e hanno un odore diverso. Addio alla puzza di benzina che di solito accoglie i passeggeri alla porta. In tutto sei le nuove macchine in giro questa settimana per le strade di Manhattan nell’ambito di un programma pilota, Taxi of Tomorrow.
La novità è stata condita subito da una polemica tra i tassisti e il sindaco della Grande Mela. Visto che bisognerà fermarsi per ricaricare di tanto in tanto la vettura, chi pagherà? ”E’ difficile pensare come un tassista riuscirà a integrare l’oretta, oretta e mezza della ricarica nella sua giornata lavorativa”, ha detto l’assessore ai taxi David Yassky in un’intervista al New York Times: ”D’altra parte, il progetto è importante proprio per mostrare ai tassisti che può essere fatto”. Intanto, per addolcire la pillola, il Comune ha consentito alcuni privilegi: i tassisti potranno ad esempio rifiutare passeggeri sulla base della destinazione, anche per calmare la comprensibile preoccupazione di fermarsi a metà della corsa: ”Sono pionieri. Dovevamo aiutarli”, ha detto Yassky.
Le stazioni di carica saranno installate nel Lower East Side, all’estremo West Side e vicino a Union Station. Potrebbe non bastare: secondo l’assessore, tutti gli autisti dovranno ricaricare almeno per mezz’ora nel corso del turno pur essendo partiti all’inizio a piena carica. Mezz’ora “alla spina” permette di guidare per 130 chilometri, però in media un tassista a Manhattan resta al volante ogni giorno per trenta chilometri di più.