NUOVO DDL CACCIA, PIEPOLI: IL 61 PER CENTO DEGLI ITALIANI È CONTRARIO

Fondazione Capellino, unico modello italiano di Reintegration Economy impegnata nella salvaguardia della biodiversità, ha trasmesso a tutti i parlamentari della Repubblica i risultati di due sondaggi sulle opinioni degli italiani nei confronti della caccia (realizzati da Ipsos e dall’Istituto Piepoli per Fondazione Capellino – ottobre 2025), per sensibilizzare sul Ddl 1552 e sulla necessità di non modificare la legge 157/92 sulla caccia.

“Non vogliamo abolire la caccia, ma impedire l’introduzione di nuove e controverse disposizioni che amplierebbero i diritti dei cacciatori contro il volere della maggioranza degli italiani. Si ascolti il sentimento del Paese: per questo abbiamo interpellato due tra i più autorevoli istituti di ricerca italiani, Ipsos e Istituto Piepoli”, dichiara Pier Giovanni Capellino, Presidente della Fondazione.

Entrambe le ricerche sono state condotte su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1.000 persone, con metodologia CAWI (Ipsos) e C.A.T.I./C.A.M.I./C.A.W.I. (Istituto Piepoli).

SULLA CACCIA, EMERGONO DATI NETTI

• Sicurezza: per Ipsos, l’85% degli italiani ritiene che la caccia comporti gravi rischi per la sicurezza; Istituto Piepoli conferma un dato simile: il 71% pensa che ci siano gravi rischi per le persone e gli animali domestici.
• Etica: sempre secondo Ipsos, il 78% considera la caccia eticamente inaccettabile per la sofferenza inflitta agli animali. Istituto Piepoli rafforza il quadro: il 94% del campione ritiene che la caccia andrebbe abolita, fortemente limitata o, al limite, regolata come oggi.
• Biodiversità: tra il 68 e il 69% degli intervistati, in entrambi i sondaggi, considera la caccia una minaccia per la tutela della biodiversità.
• Specie protette e abbattimenti: secondo Istituto Piepoli, il 71% degli italiani ritiene
che la caccia non dovrebbe mai essere consentita per le specie protette; oltre tre quarti del campione si dichiara inoltre contrario a estendere la possibilità di abbattimento degli animali ai privati, ritenendo che tale attività debba restare di competenza esclusiva di enti pubblici (guardie forestali, enti parco, ecc.).

IL NUOVO DDL

Ipsos rileva che 61% degli italiani si dichiara contrario al nuovo disegno di legge. Secondo Istituto Piepoli solo il 24% si dichiara favorevole.
Il fatto che il nuovo Ddl non rappresenti il sentimento degli italiani è confermato anche da un ulteriore dato Piepoli: il 77% del campione si dice propenso a firmare una petizione per abolire o limitare la caccia, non certo per ampliare i diritti dei cacciatori.

Fondazione Capellino chiede che, pur nel rispetto dei diritti dei cacciatori, vengano garantiti anche i diritti di chi difende la fauna, la biodiversità e le politiche ambientali.

“In una democrazia – sottolinea Pier Giovanni Capellino – è doveroso tutelare gli interessi di tutti, senza prevaricazioni, salvaguardando ciò che è patrimonio nazionale e promessa di sostenibilità per il futuro. – E aggiunge – Questa battaglia dobbiamo vincerla. Non c’è più tempo per le discussioni: serve fermezza per proteggere il pianeta a 360 gradi. Le mie posizioni sulla caccia sono radicali, sono contrario, ma rispetto i diritti già riconosciuti ai cacciatori. Chiedo solo che non si vada oltre. Raggiungiamo obiettivi sempre più ambiziosi nella nostra missione di cambiare il mondo con lavoro, impegno e determinazione – conclude Capellino – il Ddl 1552 rappresenta un passo indietro che non possiamo permetterci, una battaglia che non possiamo perdere”.

 

Tag: animali, caccia, cacciatori, Capellino
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