ROMA, GABBIE CON CARCASSE DI CANE. SEQUESTRATO CANILE

Gabbie con sporcizia, escrementi, cani di razza malconci e denutriti, carcasse di animali morti, e rifiuti in un caldo soffocante: “un vero e proprio lager”, quello che si sono trovati davanti gli agenti della Polizia di Roma Capitale, intervenuti ieri in un canile a Roma, in via Castello della Porcareccia 49, in zona Boccea.L’intervento e’ nato a seguito di una segnalazione di Guardie Zoofile, appartenenti ad una associazione. Alle 19:00 circa di ieri, inoltrandosi all’interno di una macchia di folta vegetazione, gli agenti hanno scoperto un container e una seconda struttura che conteneva 25 gabbie per animali, per un totale di 300 mq. I 16 cani in vita trovati nelle gabbie, erano tutti “in grave stato di sofferenza e di abbandono, privi di acqua e cibo”, tra loro alcuni “Setter irlandesi” e “Pointer”. La struttura e le gabbie erano in pessimo stato igienico, con gli animali che vivevano sopra i propri escrementi. L’aria era irrespirabile per la presenza di 10 carcasse di cani in avanzato stato di decomposizione tanto che gli agenti, appartenenti al gruppo 14 Montemario, sono stati costretti ad indossare mascherine di protezione. I vigili hanno provveduto a far intervenire i veterinari di Roma Capitale, che, dopo le visite, hanno trasportato gli animali in una struttura. Al momento le indagini sono in corso per scoprire i responsabili: grazie ai microchip di alcuni cani, i vigili sono attualmente sulle tracce di alcune persone, che verranno a brevissimo ascoltate. Tutta la struttura e’ stata posta sotto sequestro: le ipotesi di reato che verranno contestate sono di maltrattamento di animali, aggravato dalla sopravvenuta morte di alcuni esemplari, e abbandono di animali.

(Foto di repertorio)

Tag: animali, cani
Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto