Via libera della Camera con 247 voti a favore, 2 contrari e 8 astenuti, al ritorno della Festa di San Francesco come Festa nazionale, il 4 ottobre. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. L’esito del voto e’ stato accolto da un applauso, in particolare delle forze di maggioranza.
La proposta di legge approvata dalla Camera mira a reintrodurre la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, il Santo del Cantico delle creature, in prossimita’ della celebrazione per la ricorrenza dell’ottavo centenario della sua morte, nel 2026. La festa era stata abolita nel ’77. Il testo si compone di tre articoli che disciplinano rispettivamente l’istituzione della festa nazionale nella giornata del 4 ottobre – giornata in cui la Chiesa cattolica celebra San Francesco – le celebrazioni istituzionali previste per l’occasione e le relative disposizioni finanziarie e finali. La giornata del 4 ottobre e’ attualmente considerata solennita’ civile ma la disciplina specifica per quel che concerne la sua celebrazione e’ stata piu’ volte modificata negli anni. In particolare, la solennita’ civile del 4 ottobre in onore dei Santi Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena e’ stata istituita nel 1958. Tale norma prevedeva originariamente l’imbandieramento dei pubblici edifici e l’orario ridotto nei pubblici uffici. San Francesco fu proclamato patrono d’Italia da papa Pio XII insieme a Santa Caterina da Siena nel 1939. Successivamente, nel 1977 e’ stata eliminata per le solennita’ civili la riduzione dell’orario di lavoro negli uffici pubblici. Nel 2005 si stabili’ che il 4 ottobre fosse considerata, oltre che solennita’ civile, anche come giornata della pace, della fraternita’ e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse. Si e’ previsto poi che in tale occasione vengano organizzate cerimonie, iniziative, incontri, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati ai valori sopra menzionati e di cui i Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena sono espressione. Dunque, con la proposta di legge approvata oggi e che ora passa all’esame del Senato, si aggiunge il 4 ottobre alle festivita’ nazionali, con osservanza del completo orario festivo nei luoghi di lavoro e divieto di compiere determinati atti giuridici. La Festa di San Francesco si andrebbe quindi ad aggiungere alle altre ricorrenze nazionali. Attualmente sono considerati giorni festivi nazionali, oltre alle domeniche: 1 gennaio Primo giorno dell’anno; Maria Santissima Madre di Dio; 6 gennaio Epifania del Signore; Lunedi’ dopo Pasqua; 25 aprile Anniversario della Liberazione; 1 maggio Festa del lavoro; 2 giugno Festa nazionale della Repubblica; 15 agosto Assunzione della Beata Vergine Maria; 1 novembre Tutti i Santi; 8 dicembre Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria; 25 dicembre Natale del Signore; 26 dicembre Giorno successivo al Natale.
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
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