SICILIA, GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE SU CACCIATORI NEI PARCHI

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Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha impugnato l’articolo 33 della legge regionale di stabilità della Sicilia che prevedeva l’utilizzo dei cacciatori per abbattere la fauna all’interno delle aree protette, per superare gli squilibri ecologici. Nell’ordinamento italiano – spiega il governo – la legge quadro 11 febbraio 1992, n. 157, concernente «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio» contiene, secondo la Corte costituzionale, ritenuta dalla Corte Costituzionale “il nucleo minimo di salvaguardia della fauna selvatica, il cui rispetto deve essere assicurato sull’intero territorio nazionale (Corte Cost. n. 233/2010)”.

La stessa giurisprudenza della Corte Costituzionale ha affermato che “spetta allo Stato, nell’esercizio della potestà legislativa esclusiva in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, prevista dall’art. 117, secondo comma, lettera s), Cost, stabilire standard minimi e uniformi di tutela della fauna, ponendo regole che possono essere modificate dalle Regioni, nell’esercizio della loro potestà legislativa in materia di caccia, esclusivamente nella direzione dell’innalzamento del livello di tutela”. Quindi nessuna Regione può essere più “generosa” con le doppiette di quanto previsto dalla legge nazionale.

Tag: animali, parchi
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