SIRACUSA: AVVELENATO QUANDO AVEVA 3 MESI, TEO NON VEDE PIU'

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Appello dell’Oipa: chiediamo un supporto per le cure

Teo era un bellissimo cucciolo di tre mesi che giocava spensierato insieme ai suoi quattro fratellini. Due di loro non ci sono più, qualche persona senza scrupoli li ha uccisi spargendo del veleno, mentre Teo, salvato in extremis, è rimasto cieco. Soccorso in preda alle convulsioni dalle volontarie Oipa di Siracusa, il cagnolino è arrivato in clinica in stato di coma, colpito da un arresto cardiaco e respiratorio. Grazie all’intervento dei veterinari, è stato rianimato e, dopo aver trascorso una lunga notte tra la vita e la morte, è riuscito a sopravvivere.
La sua vita, però, non sarà più la stessa, perché il piccolo Teo non ha più la possibilità di vedere il mondo che lo circonda. Due visite oculistiche hanno accertato che i suoi occhi sono sani, ma non ricevono più impulsi dal cervello. Dunque, la cecità potrebbe essere determinata da un problema neurologico (che sarà accertato con una visita approfondita) o da un’infiammazione dei nervi che impedisce la trasmissione dello stimolo visivo agli occhi, motivo per cui Teo sta seguendo una terapia specifica.
Dimesso dalla clinica, Teo è già migliorato dal punto di vista motorio: non ha più le difficoltà di deambulazione che l’avevano colpito inizialmente e, accolto da una volontaria Oipa che lo sta seguendo 24 ore su 24, esce in passeggiata, socializzando timidamente con gli altri cani. L’obiettivo dei volontari è farlo vivere nella “normalità” – si legge in una nota – cercando di fargli pesare il meno possibile il trauma che ha subito e aiutandolo a riconquistare pian piano la sua autonomia.
Per escludere che il veleno abbia colpito anche altri organi come il fegato, il cuore o i reni, questo cagnetto sfortunato dovrà essere sottoposto ad altri esami specifici (risonanza magnetica, elettroencefalogramma ed ecografia). Si tratta di interventi che, in aggiunta alla visita neurologica, hanno un costo molto alto per cui i volontari dell’associazione, già alle prese con le cure di numerosi randagi, chiedono un supporto per affrontare le spese.
Per scoprire come aiutare, clicca qui (le informazioni si trovano in fondo alla pagina).

Tag: animali, maltrattamenti, randagismo
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