Studio spagnolo: influiscono i cambiamenti climatici
Nel prossimo secolo le località più rinomate per andare al mare non saranno Ibiza o Gallipoli ma Peenemunde o Riga. La previsione è di due ricercatori spagnoli, Salvador Barrios e Juan Ibanez, dell’Institute for prospective technological studies della Commisione Ue di Siviglia. In uno studio pubblicato da “Climate Change” hanno previsto che le temperature estive troppo alte faranno spostare i turisti da Spagna e Italia verso nord. Lo studio calcola che a partire dal 2100 i Paesi dell’Europa meridionale perderanno lo 0,45% del Prodotto interno lordo ogni anno, mentre quelli del nord, a partire dalle repubbliche baltiche ex sovietiche, guadagneranno dal turismo lo 0,32% in più del Pil. L’analisi – spiegano gli autori – si basa sulla valutazione sia delle variabili climatiche sia dei costi di viaggio. Oltre che le temperature esagerate, poco appetibili da parte dei turisti, l’aumento degli incendi e la scomparsa di alcune specie animali dovuti ai cambiamenti climatici saranno le cause principali della variazione dei flussi. Oltre che mitigando il riscaldamento globale, sottolineano intanto i ricercatori, il fenomeno può essere limitato concentrando le vacanze in autunno e primavera, quando le temperature sono più miti. “Questo tipo di cambiamento però – scrivono – richiede una serie di interventi sociali e istituzionali”.