Una pattuglia della Stazione forestale di Tortolì ha scoperto, semi nascosta dalla vegetazione nelle campagne, una trappola per selvaggina carnivora, costituita da una gabbia di medie dimensioni, dotata di un congegno di chiusura a ghigliottina, azionato dalla preda stessa attraverso un’esca. Davanti alla trappola – riporta Ansa – erano state sistemate una ciotola d’acqua e una scatoletta di cibo per cani, evidentemente per attrarre sul posto gli animali selvatici come volpi, martore o anche gatti selvatici. Quest’ultimi, in particolare, appartengono a specie rara e particolarmente protetta e sono molto quotati sul mercato clandestino. Dopo alcuni giorni di appostamento, per tentare di cogliere sul fatto il bracconiere, non riscontrando attività nella zona, gli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale hanno valutato di rimuovere la gabbia sottoponendola a sequestro. La notizia di reato è stata trasferita alla Procura della Repubblica di Lanusei per esercizio di caccia con mezzi non consentiti, sanzionato con l’ammenda fino a 1.549 euro.
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
5 Ottobre 2023
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
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