L’Europa deve sfruttare la transizione verde. Rendere le economie europee più sostenibili non è una scelta, ma una necessità, poiché i disastri legati al clima stanno diventando sempre più frequenti e gravi, richiedendo azioni urgenti per ridurre le emissioni di carbonio e adattarsi all’impatto del cambiamento climatico. E’ quanto ha detto Isabel Schnabel, membro del consiglio esecutivo della Bce, intervenendo a una conferenza a Friburgo in cui ha sottolineato come la transizione verde comporta dei costi sociali che spesso colpiscono di più chi ha meno risorse. “Tuttavia, essa offre anche opportunità economiche, soprattutto per chi agisce per primo”. “Consideriamo l’industria automobilistica – ha detto Schnabel -. I produttori di automobili dell’area euro hanno perso quote di mercato nell’export negli ultimi anni, ma queste perdite sono state principalmente nel segmento dei motori a combustione. Nel settore delle auto elettriche, invece, le aziende europee hanno registrato significativi guadagni, anche grazie allo sviluppo precoce di tecnologie ibride. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo. Nel 2022, le aziende automobilistiche dell’area euro vantavano ancora i maggiori investimenti mondiali in ricerca e sviluppo, circa il doppio rispetto a Stati Uniti e Cina. L’industria verde, inclusa la produzione di auto a basse emissioni, è attualmente l’unico settore innovativo in cui l’Ue è leader per numero di brevetti”. La leadership tecnologica – ha osservato Schnabel – ha permesso alle imprese europee di aumentare i prezzi di esportazione delle auto. Di conseguenza, il valore aggiunto lordo è stato generalmente più resiliente rispetto alla produzione industriale, poiché le aziende si sono spostate verso attività con margini più elevati. In altre parole, l’Europa ha investito più di altri paesi per essere all’avanguardia nella transizione verde, e ora non è il momento di fare passi indietro. È necessario continuare a investire in tecnologie verdi e innovazioni per trasformare la transizione verde in un motore di crescita.
Quanto prima l’Europa decarbonizzerà il proprio consumo energetico, tanto più rapidamente ridurrà la sua dipendenza dai fornitori esteri e riacquisterà competitività sui prezzi, poiché il costo marginale delle energie rinnovabili è praticamente nullo”.