COP16 PRESIDENZA COLOMBIANA: SU BIODIVERSITA’ PRENDEREMO DECISIONI

La Presidente della Conferenza sulla biodiversità COP16 a Cali, in Colombia, si è dichiarata ottimista sull’esito dei negoziati e ha detto di sperare che “si possano prendere rapidamente decisioni importanti”, nel terzo giorno di questo forum delle Nazioni Unite. “Speriamo che domani saremo in grado di prendere alcune delle decisioni più importanti, ma non anticipiamo i tempi e aspettiamo di vedere come procede il lavoro”, ha detto Susana Muhamad, riferendosi alla sessione plenaria prevista per domani. “Anche se ci sono grandi differenze tra le parti sulla questione della mobilitazione delle risorse, è già stata adottata una metodologia per porvi rimedio, e credo che questo sia un punto positivo”, ha aggiunto la ministra dell’Ambiente colombiana. I Paesi devono aumentare i finanziamenti per la natura fino a 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, con i Paesi ricchi che forniranno 30 miliardi di dollari all’anno (rispetto ai circa 15 miliardi attuali). La Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, la più grande mai organizzata con 23.000 partecipanti, ha tempo fino al 1° novembre per mettere in atto i meccanismi per rispettare gli impegni del cosiddetto accordo ‘Kunming-Montreal’. Questa tabella di marcia, adottata alla Cop15 nel 2022, è progettata per “arrestare e invertire” entro il 2030 la distruzione della terra, degli oceani e delle specie viventi essenziali per l’umanità. Solo 35 Paesi hanno rispettato l’impegno di presentare una “strategia nazionale per la biodiversità” entro la Cop16, riflettendo la loro parte di sforzi necessari per raggiungere i 23 obiettivi globali di questa tabella di marcia: proteggere il 30% della terra e del mare, ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati e, in particolare, dimezzare i rischi dei pesticidi e il tasso di introduzione delle specie aliene invasive. La Cop16 deve anche concordare un sistema di condivisione dei profitti realizzati dalle aziende dei Paesi ricchi, in primis quelle cosmetiche e farmaceutiche, dai dati genetici derivati da piante e animali conservati dai Paesi in via di sviluppo. Circa 140 ministri e una dozzina di capi di Stato sono attesi alla seconda settimana della conferenza, che fisserà gli impegni assunti dai 196 Paesi (esclusi gli Stati Uniti) che fanno parte della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica (CBD).
(Immagine di repertorio)

Tag: ambiente
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