USA, EVITATO ALTRO CASO EXCALIBUR: "IL CANE NON VERRA' SOPPRESSO"

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L’animale è di un uomo colpito dall’Ebola a Dallas

La morte di Excalibur (nella foto) si poteva evitare. E lo dimostra il caso di un altro cane, in America, di proprietà di uno degli operatori sanitari risultati positivi al virus Ebola dopo essere entrato in contatto con Thomas Duncan, il paziente zero a Dallas. Il sindaco Mike Rawlings, come detto a “Usa Today”, ha deciso di mettere al sicuro l’animale in attesa degli sviluppi: “Il cane è molto importante per il suo proprietario e vogliamo che stia al sicuro”.
La bestiola, di cui non sono stati diffusi il nome e la razza, era rimasta nell’appartamento dell’uomo contagiato. Ora gli addetti che dovranno provvedere a decontaminare l’abitazione lavoreranno a stretto contatto con i funzionari della Society for the prevention of cruelty to animals (Spca) per mettere in sicurezza il cane.
Nei giorni scorsi aveva scatenato molte polemiche la decisione delle autorità in Spagna di abbattere Excalibur, il cane dell’infermiera Teresa Romero, primo caso di persona contagiata in Europa. Gli animalisti di tutto il mondo hanno criticato quel verdetto per vari motivi: non esistono prove sull’effettivo rischio di trasmissione da cane a uomo del virus; non sono state mai fatte analisi sull’animale e non si è neanche tentato di metterlo in quarantena.

Tag: animali
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