"GLI ORMONI DATI AI BOVINI METTONO A RISCHIO ANCHE I FIUMI E I PESCI"

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La ricerca pubblicata su “Nature Communications”

Le conseguenze sull’ambiente degli ormoni che vengono utilizzati negli allevamenti bovini per stimolare la crescita del bestiame potrebbero essere più gravi di quanto creduto fino ad oggi. L’allarme arriva da una ricerca condotta dalle Università dell’Indiana, Iowa e Washington, pubblicata su “Nature Communications”. Lo studio spiega come gli effetti di queste sostanze potrebbero perdurare nell’ambiente più a lungo e in concentrazioni più alte di quanto immaginato. L’analisi si concentra sul “trenbolone acetato” (noto anche come TBA), un potente anabolizzante utilizzato nei bovini con ripercussioni sul sistema endocrino, che viene metabolizzato dall’animale e poi dismesso attraverso il letame in fiumi e torrenti o usato come fertilizzante sul terreno. I ricercatori hanno scoperto che le concentrazioni di TBA nei fiumi potrebbero essere 35 volte maggiori di quanto pensato. Inoltre, secondo gli studiosi, questo composto resiste molto più a lungo di quanto creduto fino ad oggi, con conseguenze importanti sugli animali che vivono nei fiumi. “Questi composti – ha spiegato Adam Ward, docente all’Università dell’Indiana e autore principale del lavoro di ricerca – hanno il potenziale di distruggere interi ecosistemi alterando i cicli di riproduzione di molte specie, inclusi i pesci”. “Ci aspettiamo impatti – conclude – che si estendono per tutta la catena alimentare acquatica”.

Tag: allevamenti, ambiente, animali, mare
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