“Una quota di energia Nucleare nel mix energetico italiano va considerata non in antagonismo ma a supporto del pieno dispiegamento delle rinnovabili, senza dover ricorrere a sovradimensionamenti del sistema, delle infrastrutture elettriche e soprattutto degli impianti di accumulo dell’energia”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin in audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera, in merito all’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia Nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Senza Nucleare, ha ricordato, questa quota sarebbe soddisfatta “da tutta una serie di impianti programmabili, tra cui i grandi bacini idroelettrici, gli impianti di bioenergie e gli impianti di generazione a gas, che dovranno però essere associati a sistemi di cattura e sequestro della CO2 prodotta (CCS), il cui costo andrà quindi a sommarsi al costo primario di produzione dell’energia”. Il modello di scenario ha ritenuto le tecnologie nucleari “sia economicamente che energeticamente più convenienti per sostenere il carico di base del sistema energetico, a supporto delle rinnovabili intermittenti”. “Il risultato dell’esercizio scenaristico – ha concluso Pichetto – ha mostrato che il potenziale stimato di sviluppo degli impianti nucleari verrebbe completamente utilizzato in tutti gli anni considerati”.
NUCLEARE, PICHETTO: “UNA QUOTA NEL MIX A SUPPORTO DELLE RINNOVABILI”
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Editoriale
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