Firmare per fermare l’erbicida più diffuso al mondo. Sta per raggiungere un milione di firme in Europa la campagna “Stop glifosato”, a cui aderiscono tantissime associazioni nell’ambito della ICE – Iniziativa dei Cittadini Europei – che si concluderà alla fine del mese di giugno. Obiettivo: chiedere alla Commissione Europea di perseguire negli Stati membri il divieto di uso di erbicidi a base di glifosato, da tempo al centro di forti contestazioni e polemiche perchè posto in relazione con l’insorgenza del cancro e perchè responsabile di violenti effetti sugli ecosistemi. Questo principio attivo viene massicciamente usato in agricoltura, ma anche “normalmente” in città da singoli, nei giardini e dalle pubbliche amministrazioni, nelle strade, per eliminare le piante indesiderate,senza considerare le conseguenze derivanti dall’assorbimento del terreno e l’inquinamento delle acque.
«Invitiamo tutti a firmare in nome del diritto alla salute delle persone e del diritto alla vita della biodiversità, già tanto fortemente in declino – dichiara Annamaria Procacci consigliera nazionale di Enpa, nonché responsabile biodiversità dell’associazione – la grande mobilitazione dei cittadini europei indica la consapevolezza della crisi ambientale del pianeta, l’esigenza di un’agricoltura sempre più sostenibile, libera dall’uso della chimica e dei pesticidi. E per assumere la più saggia decisione sul glifosato, al di là delle controversie sui suoi effetti in sede scientifica, basterebbe alla Commissione Europea appellarsi al principio di precauzione che vive nella legislazione europea».
