Lanciato nella primavera 2023 dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, il progetto di River Eye è giunto a conclusione. Quasi un anno di monitoraggio sul fenomeno del trasporto dei rifiuti plastici flottanti sui fiumi Piave, Bacchiglione e Canal Bianco che ha permesso di raccogliere – riporta Italpress – dati molto importanti per pianificare le future scelte a tutela della salute dei corsi d’acqua regionali e, conseguentemente, del mare. Il progetto, basato su innovativa tecnologia della start-up Blue Eco Line e supportato da Plastic Free Onlus, l’associazione di volontariato che dal 2019 contrasta l’inquinamento da plastica, ha permesso di identificare e quantificare, tramite videocamere di monitoraggio, la presenza di macroplastiche nei fiumi veneti.
“Si tratta di una prima importante sperimentazione che ci ha aiutato a identificare le principali fonti di inquinamento da plastica, come scarichi industriali, afflusso urbano o abbandono diretto – sottolinea l’assessore Bottacin -. I dati che sono stati raccolti, oltre a produrre un quadro maggiormente completo della reale situazione, ora ci permettono di valutare anche possibili strategie di mitigazione dell’inquinamento come l’adozione di sistemi per l’intercettazione e la rimozione delle macroplastiche in ambiente fluviale e l’impiego di soluzioni nella gestione dei rifiuti. Proprio in vista di questa seconda fase stiamo sviluppando un ulteriore nuovo progetto, che mira a una sperimentazione dedicata alla pulizia vera e propria dei fiumi”.
(Foto di River Eye da Plasticfree onlus)