Gli animali rieducati con un programma universitario

Stanno bene e hanno trovato casa i 21 beagle che lo scorso agosto sono stati affidati al dipartimento pisano di scienze veterinarie per seguire un percorso di recupero dopo essere stati utilizzati in laboratorio. Il progetto, frutto di un accordo tra l’università e la casa farmaceutica che aveva sfruttato i cani, si basa su una norma del 2001, che prescrive la riabilitazione degli animali da sperimentazione nei casi in cui le loro condizioni di salute lo consentano.
L’accordo – rivela Quotidiano.net – è stato promosso e coordinato dal ministero della Salute, che ha scelto l’ateneo di Pisa, unico in Italia, perché, si spiega, questa procedura è stata avviata da anni sugli animali utilizzati nella ricerca biomedica del polo universitario.
Al dipartimento di scienze veterinarie, inoltre, è attivo anche un centro di medicina comportamentale che ha permesso di seguire lo sviluppo del programma con competenze specifiche. I cani, maschi e femmine di circa due anni, sono stati ospitati nella struttura di accoglienza del dipartimento all’interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e hanno seguito un piano di riabilitazione ad hoc, sotto la cura dello staff di esperti comportamentali.
Essendo cresciuti in laboratorio, gli animali non avevano mai interagito con l’ambiente esterno e con l’uomo. Alcuni di loro hanno manifestato da subito intraprendenza e apertura, altri più timorosi e diffidenti: nel complesso, comunque, fanno sapere i professori, tutti i beagle hanno dato nel tempo una risposta soddisfacente alle terapie applicate.
Durante la loro permanenza a Pisa, sono state esaminate le richieste di adozione arrivate da tutta Italia e le famiglie prescelte sono state coinvolte nel programma di recupero per facilitare il progressivo inserimento degli animali.